TOSCANA - Pisa
SCHEDA : Cattedrale 0

Nei secoli XI e XII le fortunate campagne militari condotte contro i pirati arabi e l’espansione commerciale nella "Mezzaluna fertile" furono elemento determinante per la floridezza economica di Pisa Tale fiorente situazione economica è ravvisabile nell’ imponente intervento urbanistico condotto nella zona nord ai confini delle mura cittadine: al riparo dalle esondazioni dell’Arno, in un vasto spazio erboso venne eretto il complesso monumentale della Piazza dei Miracoli costituto dai quattro celeberrimi monumenti: la Cattedrale, il Campanile [spesso denominato Torre pendente], il Battistero, il Camposanto Monumentale; un singolarissimo episodio urbanistico che contrassegna l’immagine di Pisa, e rivela la koiné artistica di una repubblica marinara come Pisa .

Complesso monumentale della Piazza dei Miracoli

Nella cattedrale costruita da Buscheto tra il 1063 e il 1118 molti disparati astrati stilistici - lombardi, musulmani, armeni, siriaci - si innestano sulla tradizione paleocristiana. All’esterno la facciata a salienti di chiara influenza romanica - come i muri perimetrali – è percorsa da file di arcate cieche decorate da rombi e tondi di origine armena; nei registri superiori il completamento della facciata è risolto da Rainaldo con l’impostazione di quattro ariose gallerie.

All’interno la grandiosa pianta a croce latina mutuata dalla tradizione paleocristiana –bizantina è scandita in cinque navate da grandiose colonne corinzie che conferiscono all’interno una classica solennità particolarmente sensibile nella nave maggiore. Mentre nelle navate laterali si avverte inequivocabile un influsso dell’architettura araba nella decorazione a bande bianche e nere delle arcate. Analogamente di derivazione musulmana è la grandiosa cupola ellittica all’incrocio con il transetto che sorretta da altissimi archi acuti enfatizza la sonora spazialità dell’edificio.

Quattro anni dopo il disastroso incendio del 1595 che danneggiò sensibilmente il Duomo, iniziò un esteso intervento di restauro che apportò all’edificio modifiche spesso infelici. Ne è un chiaro esempio il soffitto a cassettoni in legno dorato e intagliato tipicamente barocco, in netto contrasto con il resto della chiesa. Tra gli interventi di " restauro" va annoverata anche l’impostazione lungo la parete interna delle navate di un marcapiano resosi probabilmente necessario per ragioni statiche, ma assai invasivo e lesivo della originaria forma e dimensione delle finestre nelle navate.