Istituto per la Conservazione e la Valorizzazione dei Beni Culturali
Ultravioletto Falso Colore (UVFC)
Descrizione della tecnica:
Con l’avvento della fotografia digitale questo tipo di tecnica si ottiene in fase di elaborazione post produzione della immagini, come avviene per l’infrarosso falso colore. Si applica nel settore delle opere d’arte per differenziare i materiali pittorici. L’importanza di questa tecnica è data dal fatto che l’immagine risultante contiene le informazioni che provengono dalla regione ultravioletta, prossima al blu, non visibile a occhio nudo. Ne segue che stesure pittoriche, cromaticamente simili nel visibile, ma realizzate con pigmenti aventi diversa natura chimica e diverso comportamento nell’ultravioletto, possono apparire nell’immagine in falso colore ben differenziate.
Applicazioni:
Stesure pittoriche su qualsiasi tipo di supporto e di qualsiasi dimensione.
Principi di base:
Vengono acquisite e sovrapposte due immagini, una nel visibile e una nell’ultravioletto. I canali RGB nel visibile vengono traslati in modo che il canale blue (blue) si sostituisca al canale verde (green) e che il canale verde (green) si sostituisca al rosso (red). Il canale libero nell’immagine visibile, ovvero il canale blu, viene sostituito dall’immagine ultravioletto.
In questo modo si ottiene un immagine dai colori falsati.
Strumentazione: Canon EOS 400D, programmi di elaborazione di immagine (Sede di Firenze).
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