Fluorescenza Ultravioletta (UV) | |
Descrizione della tecnica: | La tecnica appartiene al gruppo delle tecniche fotografiche multispettrali, non invasive e portatili. Si applica nel settore delle opere d’arte per la differenziazione di materiali pittorici, pigmenti e leganti. Si utilizza principalmente per indagare la presenza di vernici e protettivi, ma anche residui delle missioni per l’oro e restauri. Inoltre, alcuni pigmenti possiedono una fluorescenza caratteristica che li distingue dagli altri e che ne permette l’identificazione. |
Applicazioni: | Su qualsiasi tipo di supporto e di qualsiasi dimensione. |
Principi di base: | Il fenomeno della fluorescenza consiste nella riemissione quasi istantanea, a lunghezze d’onda maggiori, della radiazione inviata sull’oggetto. La radiazione ultravioletta opportunamente filtrata viene inviata sull’oggetto, possibilmente in maniera uniforme attraverso due fonti di radiazione elettromagnetica. La riemissione del campione nello spettro del visibile viene acquisita attraverso una fotocamera anch’essa filtrata in modo da registrare la sola radiazione nel visibile, bloccando l’ultravioletto riflesso dalla superficie e eventualmente l’infrarosso presente nell’ambiente. Inoltre più i materiali invecchiano più le interazioni chimiche tra pigmento e legante aumentano, formando composti fluorescenti che permettono di distinguere gli interventi recenti dal resto della superficie pittorica. |
Strumentazione: | Canon EOS 400D, Flash Quantum mod. T5D, filtri Schneider Optics B+W 403 UV passband e filtro Schneider Optics B+W 486 UV/IR digital blocking per l’obiettivo (Sede di Firenze). |