Istituto per la Conservazione e la Valorizzazione dei Beni Culturali
Spettrometro Micro-Raman
Descrizione della tecnica:
Tecnica di spettroscopia vibrazionale in grado di fornire informazioni sulla composizione molecolare dei materiali. Nell’ambito della conservazione dei Beni Culturali è diffusamente impiegata per l’analisi di gemme, pigmenti e coloranti, ma anche per lo studio della distribuzione di prodotti conservativi organici ed inorganici all’interno di materiali lapidei naturali ed artificiali.
Applicazioni:
Si possono analizzare sia campioni massivi che sezioni trasversali con una risoluzione spaziale di pochi µm (micro-Raman). Lo strumento da banco è anche dotato di uno stage motorizzato per l’esecuzione di mappe e di fibre esterne che permettono l’analisi in laboratorio di oggetti di grandi dimensioni.
Con lo strumento portatile si possono effettuare indagini in situ non distruttive su qualunque tipo di superficie. Il dato può essere influenzato dalla presenza di radiazione di fluorescenza che può oscurare il segnale Raman.
Principi di base:
Quando una sorgente laser irradia una sostanza, la radiazione diffusa dal campione ha una componente elastica (radiazione Rayleigh) e una anelastica (scattering Raman) la cui frequenza dipende dalle frequenze dei modi normali della molecola presente nel campione. In questo modo è possibile ricavare informazioni sulla composizione molecolare della sostanza.
Strumentazione:
Spettrometro Raman dispersivo Senterra (Bruker) con due sorgenti laser (785 nm e 532 nm) (Sede di Milano).
Micro-Raman portatile Xantus-2TM (Rigaku) con due sorgenti laser (1064 nm e 785 nm)
(Sede di Milano).
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