Istituto per la Conservazione e la Valorizzazione dei Beni Culturali
Dispositivi per invecchiamento accelerato
Descrizione della tecnica:
Per Camere climatiche per l’invecchiamento accelerato si intendono macchinari in grado di simulare l’esposizione dei materiali in studio a diversi tipi di agenti degradanti, quali temperatura e umidità, irraggiamento UV, nebbia salina, gas inquinanti e così via, per ottenere un invecchiamento simulato accelerato rispetto a quello che avverrebbe in natura ed ottenere riscontri immediati sulla durabilità dei materiali stessi.
Applicazioni:
Nel campo della Conservazione dei Beni Culturali le camere per l’invecchiamento accelerato sono estremamente utili per avere risposte in tempi brevi sulla durabilità di un materiale, sia che si parli di supporti da conservare, sia che si parli di prodotti per la conservazione, e per ottenere materiali che siano simili (per alterazione e degrado) a quelli in uso nelle opere d’arte (che possono avere alle spalle più o meno anni di esposizione a diversi agenti degradanti), partendo da materiali di cava (generalmente sani).
Principi di base:
Le camere climatiche per l’invecchiamento accelerato si basano sul principio della simulazione e dell’esasperazione delle condizioni di esposizione di un materiale ad un determinato tipo di agente degradante (applicandolo in condizioni drastiche), per ottenere in tempi rapidi risposte che con un’esposizione naturale richiederebbero tempi lunghissimi di sperimentazione.
Strumentazione: Apparecchio CO.FO.ME.GRA, modello Solar Box 3000, dotato di lampada allo Xenon (λ > 295 nm) per irraggiamento UV (Sede di Firenze).
Camera climatica Angelantoni, modello Challenge 500, per invecchiamento termo-igrometrico
(Sede di Firenze).
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