Istituto per la Conservazione e la Valorizzazione dei Beni Culturali
 
ICVBC - AREA DI RICERCA CNR DI FIRENZE
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L’ambito di maggiore rilevanza economica della ricerca archeologica è quello degli scavi preventivi associati alla realizzazione di infrastrutture urbane e grandi opere, dove il tempo per l’accurata raccolta e interpretazione dei dati sono elementi cruciali che determinano il corrispondente impatto su dette costruzioni e l’efficacia ai fini della salvaguardia del patrimonio. In anni recenti, la ricerca archeologica, basata per lungo tempo su tecniche artigianali, ha visto un crescente uso di strumenti di rilievo 3D, prospezione e documentazione georeferenziata che ha dato origine alla definizione “Archeologia 2.0”. La prospettiva aperta è notevole, ma di fatto ciò non ha prodotto frutti rilevanti in termini di tempistica e accuratezza dello scavo preventivo, per mancanza di strumenti dedicati e scarsa integrazione di quelli esistenti nella pratica di cantiere.
ARCHEO-3.0 mira a un reale avanzamento tecnologico e di processo nella ricerca archeologica, prevedendo lo sviluppo di dispositivi fotonici, elettromagnetici e acustici dedicati e la loro combinazione con altri strumenti avanzati di rilievo e caratterizzazione materica. Si intende innanzitutto oggettivare e raffinare i comuni criteri di riconoscimento stratigrafico, basati su valutazioni empiriche di colore, composizione e consistenza degli strati affioranti, sviluppando exnovo un insieme di dispositivi portatili e applicativi software.
Tale identificazione assistita sfrutterà la fotogrammetria multispettrale, e l’analisi acustica e macrotessiturale del suolo. Saranno sviluppati software per l’acquisizione, analisi, assemblaggio, rendering e trasferimento dei dati dalle unità di calcolo a un GIS centrale e da questo ad altri repository. I nuovi dispositivi e software permetteranno di realizzare una stazione archeometrica mobile per la raccolta e gestione del complesso dei dati di scavo. Le varie articolazioni di una tale piattaforma saranno sviluppate in laboratorio, testate in contesti sperimentali che simulano condizioni e criticità operative reali e infine in cantieri pilota con diverse problematiche di scavo. Cisiattende un significativo aumento di qualità dei servizi e una diminuzione dei tempi di esecuzione, con conseguente contenimento dell’impatto della ricerca archeologica preventiva sulle opere per le quali questa è richiesta.
ARCHEO-3.0 determinerà l'efficientamento dei servizi offerti da Cooperativa Archeologia, consolidando così la sua leadership nazionale e accrescendo la sua capacita d’intervento e competitività internazionale. Al tempo stesso, i nuovi dispositivi portatili, a cura di CNRICVBC e CNR-IFAC, e delle soluzioni software, sviluppate da AF-Group e Studio Flu, estenderanno l'eccellenza dei primi nell’archeometria e la gamma di servizi informatici offerti dalle seconde. L'approccio proposto e le tecnologie fotoniche e ICT sviluppate produrranno infine ricadute di innovazione che coinvolgeranno anche altre aziende high-tech e operatori del settore beni culturali.